Piemongustando
Giovedi 16 Gennaio Hotel Glis
In una serata gelida invernale non c'è cosa migliore che raggiungere tanti amici, appassionati com me ad una delle serate di degustazione organizzate dalla F.I.S.A.R (Federazione Italiana Sommelier Albergatori Ristoratori) per assaggiare e scaldarsi con buoni vini rossi che rendono di pregio e famoso il territorio delle Langhe!
Si parte subito con una carrellata di informazioni sui consumi dei vini e sulle superfici vitate delle varietà più diffuse in Piemonte...
L'annata del 2002 pare che sia stata una delle più basse e complicate a detta dei dati ISTAT che ci vengono proiettati mentre è curioso l'istogramma, che qui replico, mostrante l'andamento produttivo delle uve avuto negli ultimi anni. Annate dettate da regole non scritte della natura a cui ahime tutti i vegneron devono sottostare.
La costante decrescita della produzione dei vini a bacca rossa mi conferma che gli importanti sbalzi termici con forti temporali e afa hanno contribuito a creare un bel gap tra capacita produttiva potenziale e quella riscontrata, a consuntivo.
La costante decrescita della produzione dei vini a bacca rossa mi conferma che gli importanti sbalzi termici con forti temporali e afa hanno contribuito a creare un bel gap tra capacita produttiva potenziale e quella riscontrata, a consuntivo.
I vini:
- Barbera d'Alba DOC Franco Conterno 2010 14,5 vol % Barbera al 90 % Nebbiolo al 10% con i suoi 4 mesi di acciaio ci regala eteree sensazioni e sentori vegetali. Morbida ma decisa l'acidità.
- Barbera d'Asti Superiore DOCG 2009 14,5% vol Cascina Castelet commercializzata nel 2° anno dopo la vendemmia tuona nel palato con i suo tannini potenti e ruvidi. La dolce sensazione di frutta rossa cotta persiste a lungo insieme alla spiccata freschezza. Un vino che, per quanto i riguarda avrà ancora molti longevi assaggi
- Dolcetto DOC Poderi Luigi Einaudi 2011 13,5 vol % Prugne e ciliegia stra mature accarezzano ogni particella del naso. Ottimo esempio di equilibrio tra alcolicita e freschezza evidenziato da modesti livelli di polimeri.
- Monferrato DOC 2006 Tenute Cisa Asinari dei Marchesi di Gresy 14%vol spende 30 mesi in barrique, 24 in bottiglia ed ha un colore rosso violaceo intenso dove la viola fa da apripista alla prugna e ai sentori tipici del boisè. Elegante, giustamente fresca è l'entrata in bocca, con lunghe e armoniche sensazioni dolci nel retrolfatto. Un vino pronto da degustare al calice.
- Barbaresco Barale e Fratelli DOCG 2008 14 vol % I 2 anni di botte e i 12 mesi di bottiglia sono il segno evidente di come il tempo sia uno dei protagonisti nella nascita di un vino. Rosa e ribes nero si evolvono in tabacco e cioccolato. Una mixture di potenza e morbidezza in cui l'astringenza di oggi, garantirà piacere nei futuri assaggi.
- Cavallotto Barolo Bricco Boschis DOCG 2008 14 % vol direttamente da Castiglione Falletto i suoi 40 mesi passati in botti di Slavonia si fanno apprezzare in intense note speziate di cuoio, tabacco, e una pastosa sensazione dolce-amaro data da cacao amaro e carvi, pastosi che si polverizzano...
Acidità che morde ma che nel tempo troverà un equilibrio.
Cosa aggiungere? I vini delle Langhe sono un laboratorio armonico in continua evoluzione.
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