Tra Alba e Asti - weekend di novità
Domenica 17 novembre 2013 Tra Alba e Asti
Una due giorni in giro per cantine vinicole
da amici e con amici...cosa volere di piu? Dopo un ultima tornata ad Alba per
l'83° Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d 'Alba sono andata a ritrovare
un caro vecchio amico, Giulio che insieme al fratello Paolo portano avanti l'
azienda di famiglia che a mio avviso è la Regina del Moscato con 5 secoli di
storia. La Morandina è parte della terra, con la "Collina Morandini"
che ne ha ispirato il nome.
Terreni di tufo, calcare e lavori manuali tra i vigneti sono anima e riflesso anzi una somma che da come risultato la produzione del miglior Moscato d'Italia da anni capace di brillare e esalatrsi nel calice come il suo colore oro brillante, vivo e i sentori di mela golden stra matura, un poco di mineralità con una punta di noce.
Complesso per essere
un Moscato ma stupisce per la sua totalità: freschezza, morbidezza e capacità
di riempire il palato a fondo con i suoi retrogusti di frutta secca, dopo un
sorso è impossibile fermare il legame che ormai si è creato.
Domenica mattina sveglia presto per
scampare alla chiusura delle strade per la stratorino per recarmi nel cuore
dell'astigiano in una delle aziende pionere della Barbera.
All'azienda storica Braida a Rocchetta Tanaro e a Giacono Bologna si deve gran parte dell'evoluzione ed esplosione del vitigno Barbera. Fù lui il primo a vederne le potezialità e decidere di imbottigliarlo per poi migliorarne ed incrementarne i porocesi produttivi inserendo le proprie storie personali nei nomi che oggi rivivono nelle etichette delle diverse selezioni della Barbera DOCG.
La " sala parto"cosi definita
dalla bravissima collega Sommelier Giulia Ferrari, è una vasta distesa di botti
francesi e d'acciaio altissime che si perdono nel soffitto che praticano, a
seconda dell'uva diverse tipi di pressatura e rimontaggi.
Al piano di sopra altre botti di rovere francese per i vini destinati all'invecchiamento che verrano trasportati tramite montacarichi e pompe diverse.
Al piano di sopra altre botti di rovere francese per i vini destinati all'invecchiamento che verrano trasportati tramite montacarichi e pompe diverse.
Malolattica, passaggi in botti grandi e barrique sono il modus operandi della Braida che si è diversicata nel tempo introducendo. produzioni di vitigni internazionali come Chardonnay e Riesling ma anche Moscato e Brachetto e un mega blend che assaggerò, di Barbera, Pinot Nero, Merlot, Cabernet Sauvignon.
600.000 bottiglie in 50 ettari di proprietà sono prodotte in totale di cui solo 80.000 sono per le produzioni extra Barbera, che gioca invece la parte da leone con la Barbera La Monella.
Allevamenti tutti a guyot che che vedono
l'uso delle macchine per la vendemmia.
Ma bando alle ciance e passiamo
all'assaggio…
Il Fiore con un 70% di Chardonnay e 30 % Nascetta è un primo piacevole, profumatissimo inizio di questa mattianata umida con un tenue colore giallo paglierino che richiama sentori freschissimi di pesca e melone, caldo in bocca persiste a lungo con note minerali che si tarsformano in finale leggermente amarognolo.
Barbera d'Asti D.OC.G Bricco dell'Uccellone 2011 cosi chiamato per il sopprannome dato alla vicina "l'uselun" sempre vestita di nero.
Dopo 15 mesi in bottti di rovere mi trovo davanti a un 16% vol di un colore
rosso rubino con eleganti note violacee è un mix di lamponi, rose e vaniglia, Aggressiva
è l’ entrata in bocca come ci si aspetta
da una Barbesta d'Asti che poi si esaurisce in un dolce retrogusto di liquirizia.
Barbera d'Asti D.O.C.G Bricco della Bigotta 2005 nome sempre ispirato dalla vicina di casa che più badava a pratiche esterne che a alle proprie...
Questo rosso vivo già con un po di riflessi
granata viene prodotto in 10.000 unità. Prugna, pepe, viola si amalgano con
sentori vegetali di pomodoro in bocca soprende il morbido tannino in armonia
con la ancora attuale persistenza e potenza che solo questo vitigno sa
esprimere.
Monferrato Rosso D.O.C Il Bacialè 2011 che letteralmente in Piemontese significa il mediatore. Io lo definirei un coraggioso e audace matrimonio multivarietale tra Barbera, Cabernet Sauvignon, Pinot Nero e Merlot. Rosso, carico con una forza ed esplosività di more, peperone e spezie aggressivi si ampliano in bocca per ricordarmi tutta la potenza di questi vitigni che non sono secondi alla spiccata acidità. Una novità dall'astigiano da tenere sotto controllo che tra qualche anno sono sicurà diventerà ancora di più piacevole beva.
Barbera d'Asti D.O.C.G Ai Suma 2010, facile da intuire..."siamo qui, ci siamo", un vino prodotto solo nelle annate meritevoli…20.000 bottiglie per il mercato USA che per chi un poco conosce, si aspetta forti sentori di vaniglia, liquirizia e dolci frutti che qui maturano in bocca con un finale di cacao e caffe. Il 16% vol rendono questo vino quasi da meditazione che ben si presta a un piatto di formaggi che non necessariamente devono avere una imprtante stagionatura perchè i tannini sono eleganti, suadenti.
Ringrazio ancora Giulia e la sua
disponibilità nel rispondere alle numerose domande chieste, per una volta, non
solo da me...:-)
Al pomeriggio nuovamente all' '83 Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d'Alba per salutare lo stand ONAF e Gian della Cascina del Pozzo. Un assaggio della sua profumata Barbera d’Alba 2012 e di cioccolata alla nocciole è la volta di partire per la visita all'Azienda Agricola Ghiomo a Guarene. Ahime terra di nessuno tra Langa e Roero a soli 3 km da Alba.
Meraviglioso scoprire che il titolare ha la
passione per Pinot, Borgogna, vini francesi (come lo Chablis) unico nello
spiegare i suoi vini e il terroir che ci circonda...da apprezzare
assolutamentete il suo continuo mettersi in discussione e il persistere a voler
produrre i vini naturalmente con
passione e coraggio secondo le proprie scelte, il buon senso senza seguire mode
e/o consigli guidati.
"Fare
il meglio che si può con quello che si ha in quell'anno " accettare che
ogni annata è diversa...
Non riesco a fornire dati su produzione e processi di lavorazione perchè, credetemi hoincontrato l'uomo, l'anima che fa il vino elemento naturale, parte di se, della propria vita, un'emozione e gioia sapere che ci sono ancora produttori che guardano si al portafoglio ma con i riflettori ben puntati su storia e tradizioni.
Dei tantissimi vini degustati insieme a
proscutto e formaggi di puro latte di bufala in locali arredati magnificamente
tra legno, muri di pietra, volte..una magia
Arneis Langhe DOC 2012 Fusost 13%vol un
giallo oro persistente, interessante una
novità per il mio naso e per la mia conoscenza dell'Arneis... Crema, caramello,
nocciola è caldo, minerale con retrogusti di pera cotta con una giusta freschezza.
Arneis Langhe DOC 2011 Inprimis 13.5% di vol giallo paglierino intenso che giá il colore mi ricorda l'ananas matura, paglia e salvia. Brioso in bocca con una bellissimo equilibrio di mineralità e sapidità. Ottima espressione dei terreni sabbiosi del Roero con un finale mandorlato.
Barbera DOC Alba 2009 Lavai rosso rubino vivo! Eterea confettura cremosa di frutta che in bocca creano un morbido corpo pronto da bere tutti i giorni con un rapporto qualità- prezzo spaventoso.
Alba DOC Ruit-Hora 2010 una nuova denominazione creata ad hoc per chi
come la Ghiomo è in zone che non rientrano nei disciplinari destinati a produrre
Nebbiolo vs Barbaresco vs Barolo...
Questo 40% di Barbera unito al 60 % di
Nebbiolo scoppiettano come pop-corn! Un vino dinamico tra more, pepe bianco e
il tipico boise che persiste elegantemente senza essere aggresivo
Nebbiolo d'Alba DOC Sansteu 2006 setosa confettura di frutta con rose, rosmarino, lievi e dolci sntori terziari, conseguenza della vaporizzazione delle botti che la Ghiomo attua. Il tannino in entrata si accorge trasformandosi in una lenta ma potente freschezza. Un vino che non aspetta altro che esser aperto a farsi apprezzare.
Una due giorni di tante novitá con nuovi e
vecchi amici da RE-inserire nelle cantine per ricordami-vi in quale territorio
siamo e quale potenziale abbiamo!
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