Vini scoperti nel 2018, da ri-trovare


Il 2018 volge al termine ed è tempo di bilanci e di pensieri su quello che è stato o non è stato fatto, pensato e non detto o meglio non scritto. Per fortuna c''è ancora tempo per un'ultima condivisione di qualche vino rimasto sospeso nella memoria gustativa.



Sangiovese di Romagna Dado 2016 - Enio Ottaviani 

Prima di esser un vino è un progetto di e per la Romagna, un bicchiere destinato a diventare un bel simbolo per l'areale produttivo prodotto sempre in stile Ottaviani: nitido, elegante in cui esser a tu per tu con il frutto. Ricavato da quattro parcelle diverse per esposizione e terreni a tre i 60 e i 260 metri s.l.m., Dado è un assemblaggio prodotto in edizione limitata (4000 bottiglie numerate) che merita l'attesa. I frutti dolcissimi, il suo nervo sapido e acido sostenuto da fini tannini, omaggiano il Sangiovese e la stoffa qualitativa della Romagna.
59 euro | enioottaviani.it



Valle d'Aosta Doc Fumin Esprit Follet 2015 - La Crotta di Vigneron

È uno dei vini della cooperativa della vallee che oltre ad aver messo a punto un progetto completo, sostenibile e di valorizzazione delle cultivar autoctone regionali, esprime la forza e il carattere con una sempre più brillante qualità in vigne terrazzate tra i 500 e gli 850 metri s.l.m. 
Con questo Fumin siamo nei comuni di Gus, Fenis, Chambave, Verrayes, Saint-Denis e Châtillon in vigneti esposti a sud-est, sud-ovest, su suoli morenici e sciolti, sabbiosi. Dopo un anno di elevage in legno e cinque di vetro, sentite quella delicatezza della confettura di frutta fresca e pulita via via più speziata, ritrovata in un sensualissimo vino che abbraccia totalmente il palato con grande equilibrio.
22 euro | lacrotta.it




Barolo DOCG Arborina 2013 - Nadia Curto 

Con Nadia, nipote di Elio Altare, andiamo in frazione Annunziata di La Morra, un luogo simbolo del Barolo. Quattro solo gli ettari gestiti dalla famiglia Curto da 60 anni con cura e tradizione in cui non sono mancati nel percorso approcci a vinificazioni più moderne appresi dallo zio Elio, uno dei pionieri di questo stile. La cantina è comunque una di quelle "da boutique" circondata da vigneti esposti en plein sud a 270/300 metri s.l.m. in cui regnano le Marne di Sant'Agata composte da sabbia, calcare e argilla. Qui il nebbiolo si distingue per la sua profondità e per la sua armonia. Inequivocabilmente strutturato ma anche squisitamente intenso al naso e al palato con i suoi frutti rossi ha poi un'accelerazione balsamica e mentolata nel finale. 
59 euro | vinicurto.it




Con il prossimo vino bianco siamo sempre in Frazione Annunziata ma nel paese di Costigliole d'Asti. In cinque ettari di vigneti biologici esposti a sud-est a 350 metri s.l.m in marne calcaree di origine marina tra Langhe e Monferrato si produce uno Chardonnay davvero speciale: Piemonte Doc " Il Solista" 2016 - Annunziata 
Solista perché corre da solo con il suo gusto così elegante, magnifico nella suo manifestarsi fresco e denso, sericeo e salino. Per arrivare a questo risultato si vendemmia tardivamente, le rese sono minimal (massimo 500 gr. per pianta) e si effettua una macerazione sulle bucce a cui segue una fermentazione in legno di rovere. Dopo una sosta sui lieviti, non si filtra, non si chiarifica e tantomeno si travasa. Che quasi verrebbe da chiamarlo “Orange wine”. Il potenziale di invecchiamento di questa "produzione numerata" supera la decade, oggi è robusto ma angelico, dolcemente floreale e burroso nel finale.
30 euro | vignetilannunziata.it

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