Chianti e Champagne. Alleanze rivoluzionarie
Chiusa la 51° edizione del Vinitaly, è tempo di bilancio. In questa edizione numero di espositori o buyers a parte è la svolta per due vini, uno italiano ed uno francese. È la concretizzazione dell’alleanza tra due grandi terroir: il Chianti Classico e la Champagne. Non si tratta di una gara al valore più alto ma di una degustazione prestigiosa per lumeggiare il significato di una celebre parola per la storia del vino: Grande.
Grande è la nuova selezione del Chianti così come le Grandes Cuvées francesi, un singolo vino-icona o una marca. La scelta di questo termine ambiguo voluta dal Professore di enologia Raul Salama di Parigi e di Bordeaux è finalizzata a spiegare il perché della presenza di tante analogie e differenze tra i confini del mondo del vino. Per Champagne e Chianti, forse per la loro storicità, il loro essere modelli, marchi di qualità, territori magnifici e guide di stile e di mercato, l’essere “Grande”
è una rassicurante prospettiva globale.
E per questa grande proiezione sono stati scelti sei vini, i più vitali, etichette viaggianti note in tutto il mondo: Champagne Cristal 2004, Dom Pérignon 2004 e Salon 2004, seguiti dai Chianti Classico "Gran Selezione" di Badia a Passignano 2012, Felsina "Colonia" 2011 e Castello di Brolio "Colledilà" 2010.
Assaggi da chock degustativo che non causano disorientamenti, sono esperienze gratificanti per la nostra attenzione. È un momento di gusto per suggellare la presenza di progetti globali. E le due etichette che vestono questi progetti sono: il Colledilà 2010 Chianti Classico Docg Gran Selezione Barone Ricasoli e lo Champagne Louis Roederer Cristal 2004.
I calici di oggi e di domani sono i parametri dell’accordo interprofessionale siglato di recente tra il "Comité Champagne" e il "Consorzio del Chianti Classico" voluto dopo il gemellaggio del 1954 tra le città di Reims e Firenze.
Al calice:
*Champagne Louis Roedere Cristal 2004: prodotto solo nelle migliori annate questo millesimo è molto simile a quello del 2002; ad una primavera-estate siccitosa, fino al mese di giugno, è seguito un mese di settembre strepitoso, molto caldo, che ha garantito una perfetta maturazione delle uve.
Il Cristal nasce grazie a Léon Olry Roederer. Giunto al timone della Casa, quando tutti si limitavano a comprare uva, ebbe l’intuizione di acquistare vigne così da formare il nucleo di questo vino formato oggi da 243 ettari, tutti di proprietà di cui 60 in biodinamica.
Al naso troviamo scorze di limone candite con polvere di vaniglia e pastella di mandorla. In bocca dopo i sette anni canonici si presenta con un corpo morbido e freschissimo. È un gusto estetico che si caratterizza per la sua profonda eleganza segnata da un gusto baciato dagli agrumi che creano un arco capiente e di grande struttura. Un sorso completo che racchiude la complessità della Champagne.
*Distribuito da Sagna S.p.A.
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