Cascina Boschetti Gomba, vini di titanica sincerità

Barolo - Cascina Boschetti Gomba

A vagar per le Langhe si sa che c'è sempre il rischio di imbattersi in cose "nuove" in termini di etichette e "tradizionali" se si analizza il personaggio che il vino lo fa, in questo caso, da ben 25 anni.
Parliamo di Sergio Gomba e della sua Cascina Boschetti situata nella collina che sorvola come un falco pellegrino sul comune di Barolo.
Quando si giunge in questa dimora si è come "sulla punta della montagna, "sul tetto del vino dei Re". La sottile strada che porta alla cantina, una lingua di terra bianca, impone all'occhio di dividere lo sguardo tra i due anfiteatri di vigne presenti, titanici.
I terreni in quest'area sono di origine tortoniana misti di marne calcaree ed argillosi che mutano nel giro di qualche metro e divengono sabbiosi. Entrambi contribuiscono alla produzione di uve Nebbiolo da Barolo dal gusto sincero e giustamente tannico.

Ma veniamo alla storia e ai fatti accaduti che sono ciò che più conta oggi. Sergio Gomba è un uomo concreto con un carisma e sguardo tanto tenaci e profondi da pietrificare la strada dinanzi a lui. Quella stessa strada che si è costruito e che lo ha portato nelle terre del Barolo nel lontano 1991.
Quando tutti "non si curavano" dei terreni lui investiva, li selezionava e li acquistava... Oggi l'Azienda Agricola Gomba vanta una proprietà di ben 25 ettari nei comuni di Barolo, Monforte d'Alba, Novello, Santa Vittoria d'Alba, Alba e di questi, 19 sono quelli situati nei comuni di Barolo.

Come tutti i bravi conquistatori, che come sanno di avere la vittoria in pugno pensano già alla successiva area da invadere, anche Sergio nel tempo ha deciso di espandere i suoi confini e si è diretto, con la sua forte consapevolezza, nel Roero per dar voce ai terreni noti per la Barbera, l'Arneis e Moscato.

Dal 1991 ad oggi la strada è stata in salita ma da buon vigneron il Sergio sa che "il lavoro si fa in vigna" e che non serve ricorrere al biologico se uno "lo è da sempre" indirettamente.


Le vigne vanno curate con le medicine all'occorrenza e se c'è un reale bisogno.
Posso solo immaginare la soddisfazione e l'orgoglio di vedere i lombrichi tra i filari, non c'è miglior risposta da parte della natura!

Il titanico Sergio non è amante degli incontri "perdi tempo", non si abbandona ai pensieri ed agisce veloce, con i fatti: "al mattino penso a cosa fare e alla sera deve essere tutto portato a termine".

Dopo la visita di rito nelle cantine una dedicata ad ospitare le vasche tecniche di acciaio, in cui i vini fermentano a temperatura controllata e l'altra con le botti (tonneau e barrique) mi viene spiegato dal giovane ed ambizioso enologo Maurizio Delpero che la tradizione prolifera costantemente e che anche in annate complicate come la 2014, si può fare bene perché si conoscono i limiti e le capacità delle piante che con l'esperienza, "sai che cosa ti possono dare".



Ed ecco che i livelli di PH e di acidità al momento della vendemmia sono ogni anno le fondamenta su cui costruire il proprio stile. Lo stile dei vini Gomba è rivolto alle richieste del mercato e alla denominazione di originesenza scialare.
Infine è bene indicare che l'area "Boschetti" è stata riconosciuta recentemente come MeGa e ad oggi Gomba, è l'unica azienda che vanta questa menzione in etichetta.


In bottiglia quanto appreso si trasforma in:


-Barolo DOCG Boschetti 2011: le uve nebbiolo impiegate per l'elaborazione di questo vino provengono dalle vigne impiantate sulla collina Boschetti da cui prende il nome la Cascina e il vino. Esse si trovano ad un'altezza fra i 285 e i 310 metri con un esposizione eterogenea a sud e sud-ovest. I terreni misti di calcare e di sabbia sono per la quasi totalità di proprietà Gomba.
Il colore è rubino intenso con riflessi granati, tipici del Barolo. A "freddo" il naso è un mix di vaniglia pepata. Con l'areazione e il calore la dolcezza della mora cresce. In bocca il tannino stordisce solo in entrata e si placa in seconda battuta regalando un gusto piacevole richiamando nel finale il fondo del caffè amaro. Un Barolo moderatamente spesso, da concedersi sempre, che non richiede attese e che non sfigura in nessuna occasione. 







- Barolo DOCG JLSorj 2011: le vigne di oltre 10 anni di età sono a 320 metri, uno specchio alto del Barolo. I terreni sono misti, composti da marne calcaree ed argillose. Il colore si presenta rosso rubino a richiamare la polpa interna dell'acino maturo. Al naso i profumi hanno una potenza non invasiva che ricordano i sentori di violetta e di prugna. A fare da fondo ci sono quelli di pietra azzurra fredda di fiume. In bocca è completo con una partenza felpata da un tannino poco ruvido, quanto basta, per far vivere in libera l' acidità e il gusto a lungo. Quest'ultimo è dolce all'inizio e leggermente amaro nel finale con un retrogusto firmato anche questa volta dal caffè. 
Come ogni Barolo che si rispetti ad oggi è una luna non ancora piena. 



L'atteggiamento nella vita quotidiana e le capacità di Sergio Gomba mi rammentano quelle di un falco pellegrino: titanica potenza e prodigiosa abilità nel volo

Commenti

  1. Grazie Erika per le tue parole cariche di energia positiva. Posto io il commento perchè , come avrai capito, Sergio Gomba ama più il trattore che il mouse. Ti assicuro però che se lo avesse fatto lui lo avrebbe fatto con parole di sincera gratitudine...e meglio di quanto non possa fare io. Sei sempre la benvenuta.
    Sergio, Maurizio e tutto lo staff della Cascina Bischetti, sottoscritto compreso, ti augurano uno scintillante 2016.
    Un saluto.
    Giampiero.

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  2. Grazie Giampiero è stato un piacere poter raccontare la vostra storia.
    Ci vredremo sicuramente presto! Un caro saluto a tutti voi!

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