God Save the Wine - not the MASK !
27 Febbraio 2014 - Firenze
God Save The Wine anche quest'anno si è fatto notare nella serata di giovedì Grasso nella splendida cornice del Palazzo Capponi sull’Arno di Firenze. Una location di tutto rispetto con uno stile impeccabile grazie agli eleganti affreschi che hanno fatto da sfondo alle presentazioni di grandi cantine vinicole, non solo italiane...
Il responsabile di tutto ciò è il Sommelier Informatico Andrea Gori noto influenzer del mondo del vino OFF e ON line grazie alle sue pubblicazioni di numerosi libri e articoli supportati dalle tante e blasonate degustazioni al suo ristorante daBurde, in giro per l'Italia e non.
A guardare il calendario notiamo la presenza del carnevale e allora ecco che il tema e scopo della serata "giù la maschera" cade a pennello anzi ad archetti come quelli del vino che ci anticipano se sarà un vino più o meno alcolico...
God Save The Wine non è una semplice degustazione di vini ma una scoperta della vera essenza e savoir faire che sta dietro ogni cantina ed etichetta.
Sulla rivista Firenze e Spettacolo sono state pubblicate le simpatiche interviste fatte ai produttori per avvicinarsi e prepararsi all'evento che mette a nudo le produzioni dei vini... un vero atout per chi come me, è di natura un curioso! Significative poi le scelte delle maschere da parte delle aziende che più rappresentano i loro prodotti!
Le più gettonata? Pulcinella! Proprio perché fare vino non è un gioco, ma un duro lavoro fondato sul concetto di terroir, mi emoziono a sentire dal vivo le interviste ai produttori di Andrea Gori che con il suo costume da Napoleone affascina, cattura l'attenzione ed estrapola la veritas di ogni cantina. Una serata in cui mi sembra di essere ritornata a scuola…ma di diVino coinvolgimento.
Qui il link per leggere le interviste e video.
Dopo tante parole, doverose, vi svelo alcuni dei vini degustati:
Lanson Black Label: con il tipico blend che caratterizza gli champagne è la così detta flgship della maison con perlage fitto e veloce che ci si perde a guardarlo. Sentori freschi di agrumi accompagnati da quelli più intensi di brioches, in bocca si sprigiona forte la sensazione di So2 per integrarsi con la freschezza e note tostate.
Lanson Rosè Label: l' assemblaggio vede l'impiego dei cépages chardonnay per un 40% e il restante 60% di Pinot Noir. Il fine perlage trasporta al naso sentori di morbidi e cremosi frutti rossi e pesca. L'entrata è morbida e persistono a fondo l'acidità e le note gentili leggermente minerali e amare nel finale.
Della Maison Vue Blanche Estelle Champagne Encry
Champagne Encry Millesime 2004: 100 % chardonay, giallo paglierino intensissimo con sfumature che si avvicinano alla pesca gialla stramatura al naso l' eleganza abbonda con note di mela cotta, vaniglia e incredibili retrogusti di pandispagna caldo insaporito di arancia rossa al vermouth.
- Vin Santo Di Montepulciano 1866 DOC: un 15 %vol che si fanno sentire caldi già al naso richiamati dal colore che si sfuma tra rame e ambra. Le nuances di fico, miele, cannella e uvetta si sposano dolcemente e si mantengono armoniose e in equilibrio nel palato con una vena acida che sussurra al palato "pleasure".
Ore 00.00 chiusura dei lavori con la consapevolezza di essere stata tra maschere gustose. Certa è la mia presenza al prossimo God Save The Wine!
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