IWTO Seminario sul Porto -Incontro liquoroso
In una giornata fredda e nevosa a Torino la
IWTO (International Wine Taster Organization ) organizza un seminario sui vini
di Porto e io, che in questa regione vinicola patrimonio UNESCO ho avuto la
fortuna di passarci diversi giorni, non posso di certo esimermi da partecipare e in più, come più volte
detto, ogni degustazione è un momento di crescita.
L'enologo Alberto Cugnetto ci fa viaggiare
per ore nella valle del Douro dove qui, per legge, anche le aree di produzione
subiscono controlli e vedono una propria classificazione con tanto di punteggi dove i parametri che incidono
maggiormente sono l'altitudine e il sito produttivo.
La zona del Douro é stata la prima ad
essere delimitata al mondo nel 1754
suddivisa in : Douro Superior, Alto Corgo e Baixo Corgo per motivi strettamente
economici per limitare la produzione degli allora vini denominati
"Porto".
L'influenza dell'uomo é stata incisiva in
questi terreni montagnosi misti argilla e
calcarei con la costruzione di terrazze
per coltivare l'uva oggi con allevamenti di tipi guyot e cordone speronato.
Da sempre questa zona ha una notevole
vocazione vinicola dove con le influenze in primis fenice, romane poi, ha visto
la sua espansione in Europa grazie agli olandesi e la loro scoperta "brandy" per
risolvere i problemi di conservazione dei vini trasportati via mare.
La produzione media annua di vino si aggira
attorno alle 77.177650 in 249.000 ettari di superfice vitata. Per quanto
concerne il Porto 26.000 gli ettari a disposizione con una produzione
autorizzata di 75 quintali per ettaro. I primi 3 paesi consumatori sono
Francia, Portogallo e Olanda rispettivamente ma una delle cose che più mi
colpisce è che in media ogni produttore possiede soli 1,7 ettari di vigna. Va
da se che è stata conseguenza naturale la nascita, nel tempo, di cooperative
per racchiudere i 39.101 viticoltori e consentire di avere pochi interlocutori.
Il vitigno simbolo a bacca rossa è il
Turriga National considerato qualitativamente
al pari dei Nebbiolo, Cabernet Sauvignon e Pinot, ha saputo farsi strada
al tal punto da essere impiantato in diverse parti del mondo.
La vinificazione avviene in base al livello
zuccherino presente nell'uva e al vino che si vuole ottenere...extra dry, dry,
semi dry, sweet, very sweet nelle tipologie Ruby, Tawny, Vintage, LBV.
Per fortuna ad intervallare tutte le
nozioni ci hanno pensato :
- GRAHAM'S Fine Ruby Port 19%vol rosso
rubino intenso, impenetrabile con sentori prima eterei poi dolci di more e
liquirizia in bocca una confettura di ciliegia. In entrata l'aggressivita
dell'alcol risveglia il palato insieme all' acidità che vengono elegantemente
smorzate degustandolo insieme a un pezzo
di cacao amaro.
Il
Porto c'e ! Siamo davanti ad una completa ed equilibrata espressione della
Valle del Douro.
- GRAHAM' S Quinta dos Malvedos 2001 Vintage Port, fatto decantare per qualche ora questo vino scuro, pastoso solo a vederlo, è un mix di spezie tra pepe, cannella e caffe con un corpo caldo che unisce
dolcezza e acidità insieme alle note di frutta secca, noci su tutte.
Molti di questi vini Porto sono importati e distribuiti nelle migliori enoteche italiane dalla Sagna SpA che ancora una
volta ci insegna che l'eccellenza é sinonimo di classe e ricerca diVina.
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