Sabato 26 ottobre 2013- Monforte d'Alba
Di ritorno da Monforte d'Alba vi racconto di getto la visita fatta all 'Azienda Agricola Franco Conterno nata nel 1995 e gestita oggi dall' omonimo Franco insieme ai figli Andrea e Daniele, quest'ultimo Cicerone della gironata, organizzata dalla F.I.S.A.R.
In piena fase post vendemmia siamo circondati dai tipici colori autunnali qui concentrati sul giallo insieme ai profumi dell'uva perché si sta ulitimando di diraspare le uve di Nebbiolo appena raccolte, pratica che non mi era ancora capitato di vedere!
Subito in cantina per vedere botti, tonneaux e barriques!
La cosa che colpisce è la velocita con cui Daniele ci spiega le caratteristiche di azienda e vini, sintomo che la passione per questa terra gli scorre nelle vene, sensazione, che conosco bene!
Alla voce "segni particolari" che si trova sulle nostre carte di identità, potremmo inserire per quel che concerne il profilo della Franco Conterno, l'impiego di lieviti non selezionati, ma naturali che arrivano qui dall' Australia e che garantiscno stabilità e una notevole morbidezza ai vini. Ai diserbanti chimici si preferisocno rame e zolfo cosi come una costante trinciatura dell'erba tra i filari per avere sempre un 3-4 cm di vera natura, nella natura, grazie anche all'impiato di cereali tra gli stessi.
I 15 ettari che circodano la cantina sono tutti a Guyot.
A detta di Daniele, numerosi sono gli interventi di potatura che subiscono i filari durante l'anno lascio a voi, quindi, i conti sulle rese per ettaro considerando le 100.000 bottiglie prodotte annue.
La tanta fatica e sacrifici si concentrano per lo più nella produzione di Baroli dati gli 8,5 ettari di uve Nebbiolo possedute tra cui non posso non evidenziare, lo storico e pregiato Cru Bussia.
La scelta strategica commercio-aziendale di uscire con le proprie etichette con un 1 anno di ritardo è azzeccatissima!
Cosi facendo Conterno, si porta a casa oltre che la notorietà delle proprie etichette, la garanzia di offrire a wine lover e non, vini di pronta beva, sempre.
Le numerose chiarifiche che si effettuano con farine bianche si riscontrano nei colori vivaci dei vini che quasi non sembra di star per degustare un Nebbiolo o Barolo !
La scelta di non usare lieviti selezionati durante la fermentazione in diverse produzioni come per i Langhe Chardonnay Buyet, Langhe Bianco Sciulun e Barbera d'Alba superiore Pugnane è accompagnata da 3-4 rimontaggi per garantire perfette omogeinezzazioni, stabilità tartarica e di colore.
Una piccola nota su questi lieviti australiani? Trasformano le molecole di zucchero in glicerina!
Passando ai vini con certezza posso affermare che il primo degustato, il Langhe Chardonnay DOC 2012 Buyet è un'ottima espressione di questo vitigno internazionale coltivato nel terreno delle Langhe. Con i suoi 13% vol e intensi profumi di pesca e fiori bianchi di montagna in bocca la mineriltà è in un bell' equilibrio tra morbidezza, eleganza e freschezza con un non troppo marcato retrogusto di mandorla. Un vino pronto da bere in queste serate, in attesa dell'inverno...
La Barbera d'Alba DOC 2012 Pugnane invece è una sorpresa unica già nel suo colore rosso rubino molto vivace con riflessi violacei. Al naso prugna, tabacco e i tipici sentori di boise li ritroviamo in bocca con tannini morbidi grazie alla presenza di un 10% di uve Nebbiolo ci troviamo ad avere un corpo gradevole, semplice in perfetta armonia con l'aciditá. Un altro vino pronto per essere proposto nelle vostre/nostre prossime cene.
Il Langhe Nebbiolo DOC Mesdi vede l'impiego dei lieviti australiani e anche qui il colore rosso rubino vivo con sentori di ribes e lamponi arrivano di piu il naso rispetto a quelli delle spezie. Un Nebbiolo semplice di buona struttura con tannini non aggressivi.
Barolo DOCG Bussia Munie 2008 certamente un vino giovane dal colore brillante non troppo intenso. Al naso è ricco e ritrova profumi di frutti a bacca rossa e quelli terziari di legno, vaniglia, pepe ma anche una sensazione di terra umida, funghi... In bocca l'entrata è leggermente aggressiva e il giovane tannino insieme all'acidita marcano il palato per ammordidirsi da li a poco ripresentandosi con sapori morbidi di confettura di prugna sentiti poco prima al naso. Vino giovane ma già pronto per chi ama vini di corpo, tannici ma gradevoli nel loro essere potenti e ruvidi.
Last but not the least Daniele a sorpresa ci apre un magnum di Barolo DOCG sette anni riserva che come intuirete, affina per ben 84 mesi in barriques francesi. Al naso dopo qualche roteazione, più che necessaria, arrivano i frutti rossi e il cacao.
Una bella struttura mi avvolge il palato tanto che la frutta sembre quasi di masticarla.
Un vino pieno e intenso, da prendere al volo in enoteca per non arrivare a mani vuote a casa di amici certi di portare il pezzo forte della serata.
In accompagnamento ai vini la famiglia Conterno non ci ha fatto mancare nulla, taglieri di salumi e formaggi DOP dal Castelmagno, Robiola e altre tipologie di formaggi di capra con rosmarino sulla buccia, di media stagionatura, arredavano le sale di degustazione insieme alle vecchie bottiglie di annate in cui io il vino non sapevo neanche cosa fosse!
Concludo invitandovi a fare una visita all'Azienda Agricola Franco Conterno sita a Monforte d'Alba Localita Bussia 62, zona che continua a segnare la storia del Barolo, di quello che ormai avrete capito essere uno dei miei vini preferiti, leggenda del Piemonte.
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