Merano Wine Excellence
11 Novembre 2013 Merano Wine Festival
Un' emozione unica entrare negli eleganti
saloni della rotonda del Kurhaus, location degna delle prestigiose aziende che
dall' 8 all'11 novembre hanno presentato le loro migliori produzioni,
espressioni dei più blasonati terroir e vitigni.
A fianco di tutti questi vini la Gourmet
Arena con 12 affermati chef, 70 produttori di enogastronomia, 110 Consorzi
italiani, 12 birrifici italiani...insomma da leccarsi le dita dopo ogni
degustazione di vino, formaggio, salume, cioccolato, oli...
Parto come sempre per una prima fase
esplorativa prima di recupera un calice tra la folla di persone per poi inizare ad assaggiare e vivermi
momenti di piacere, interagendo con i produttori e le loro storie...
Volo in Franciacorta e qui la scelta ricade
sul Pas Dosé Riserva "QdE" 2006 il Mosnel. Azienda storica di questa zona rinomata del
Lado d'Iseo che vanta la maggiore quantita di vigneti pinot bianco di proprietà.
Un magnifico prodotto presente sul mercato
in edizione limitata con 4000 bottiglie che solo ogni 2 anni ci si puo
concedere. Il 40% di pinot bianco e gli
altrettanti di chardonnay donano freschezza ed eleganza con sentori di agrumi, pesca bianca, fiori che si sprigionano
amorevolmente in bocca. Sono davanti ad un ottimo vino per accompagnare un pasto a base di crostacei e formaggi che già dalla fine e persistente spuma immaginavo non essere banale.
Spostiamoci a nord est dell'Italia per
raggiungere l'Alto Adige, che qui gioca ovviamente un
ruolo importante e i miei prescelti sono:
- alla Kornell scelgo il Merlot Staves un Pinot Nero in purezza, pepe pepe e
ancora pepe, spezie, lampone, ciliegia, avvolgente, succosa dolce sensazione che
si conclude con retrogusti di frutta secca.
- la famosa Edrizzi nella zona di San
Michele ricca di rocce nota per essere una delle più vocate alla coltivazione delle uve.
La produzione totale cuba per 600 mila bottiglie annue, a sentire questi numeri mi vengono i capelli ancora più biondi! Uno sguardo alla boule sul banchetto e l'occhio cade su una bottiglia piú piccina, quella tipica dei passiti.
Sono rapita da una seta profumata di ananas, vaniglia, mandorle, mango, miele, cannella che evolve intensamente persistendo a lungo nel palato senza mai risultare stucchevole con una acidità che pulisce e ammaglia. Questo vino da dolce é l'IGT Masetto Dulcis che nulla ha da inviadiare ai caldi passiti del sud Italia. Limitatissima la produzione con sole 1000 bottiglie all'anno, se non erro che racchiude diverse uve: Moscato Giallo, Sauvignon Bianco, Riesling Renano, Chardonnay e Gewürztraminer. Un "aromatico seduttore delle Dolomiti".
- Dal Lago di Caldaro una perla si mette in
luce su altre. La Kettmeir si presenta al Festival con un suo pezzo forte: il
Metodo Classico Brut Athesis Alto Adige DOC, giallo paglierino,intenso, perlage
finissimo mutano in una dolce freschezza ed equilibrio tra mandorle, lieviti,
ananas date dalla presenza di un ben 52% di Pinot bianco e 41% di chardonnay.
I 24 mesi sui liviti contribuiscono a
rendere questo vino avvolgente e persistente. Un validisismo metodo classico
per chi già dall'aperitivo deve stupire con piatti a base di pesce.

Si deve la produzione di questa eccellenza alla passione dei cugini della famiglia Gonzaga per la Francia i quali durante le passeggiate a cavallo compresero il pregio dei terreni e dei vigneti da decidere di reimpiantarli prima in Toscana e poi, in un secondo tempo grazie al Marchese Anselmo, in Trentino nell'area del Garda.
Mi sono invaghita di questa storia, della passione con cui mi è stata raccontata e dell'azienda. Tenuta San Leonardo, la "Borgogna delle Dolomiti"
Ultimo gli assaggi al Club Excellence. Qui a mio avviso c'è il vero Merano Wine Festival o
meglio Excellence, la Sagna SpA e Massimo Sagna (Presidente anche del Club
degli Importatori) presenta alcuni dei "best of".
Degusto un forse giovane Gevrey Chambertin 1er Cru La Combe Aux Moines 2009 del Domanie Faiveley
2009 100% uve pinot noir profumi di more
e di ciliegia, spezie, tutte unite da un lieve sentore di tabacco e in bocca un
velluto caldo che rilassa il palato senza renderlo noioso perche i dolci
tannini e la spiccata freschezza, si uniscono lentamente richiamando ancora
caldi aromi eterei.
Merano Wine Festival sei stato un eccellente momento di piacere.
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