Azienda Contratto: cattedrale dello Spumante

Canelli 23 Novembre 2013


In queste giornate fredde ormai invernali mi dirigo insieme ai soliti amici fisariani in una delle cantine più storiche di Canelli, la Contratto.
I filari ormai privi delle foglie sono ulteriore prova dell'inizio del periodo di riposo delle vigne. Se la natura riposa tutto l'indotto non si ferma e neanche io...




L'azienda, incorniciata magicamente tra le colline è  un mueso operativo tra mura che vantano 150 anni di storia. La sala in cui iniziamo la visita è quella dei sacchi qui usati prima dell'arrivo delle pompe nell'800 come metodo di filtrazione per caduta fino al 1910. A decorare la sala torchi, presse e una garolla del 1936 e anche porzione della collina e del suo terreno, poco stabile, perche ricco non di gesso, come nella regione della Champagne ma di sabbia e tufo, la cosi detta marna grigia...Come non rimanere poi affascinati da quella che definirei la prima case history pubblicitaria vitivinicola. Cappiello dopo aver disegnato campagne pubblicitarie della Campari, Martini Rossi, Lambretta nel 1922 disegna la famosa donna che sorregge una coppa di spumante scelta come etichetta per tutti gli spumanti della casa.



Scelta intrapresa dalla famiglia Rivetti dell'Azienda La Spinetta la quale nel 2008 inizia una collaborazione  con la Contratto. Appassionati anch'essi di bollicine gli si presenta nella coppa l'occasione di spumantizzare in una delle location più belle del Piemonte  imponendo oltresì alla storica casa di spumante, di cessare la produzione di vini bianchi e rossi fermi, per



Ovunque si guardi questo luogo è un mix di storia e fascino con i suoi muri in pietra e imponenti porte scure di legno che portano alle cantine nate in 3 epoche diverse: la prima parte, sotto il livello della strada costruite nel 1862, la seconda, all'interno della collina, nel 1906 e la terza durante la 2 guerra mondiale.



Scendiamo nelle cantine dette Cattedrali sotterranee di Canelli alias del sempione perchè ultimate nello stesso periodo dallo stesso progettista, con la stessa dimensione della galleria omonima, da cui ne deriva il nome.





La visita continua tra buie gallerie tra 1 ml di bottiglie stoccate di Blanc de Noir, Pinot, Chardonnay e millesimati sur le pupitre. Qui ho la fortuna, per la prima volta nella mia vita, di vedere l'operazione di remuage dal vivo!

300 sono le bottiglie che vengono ruotate in un solo minuto...è impressionante le mani fluttuano veloci...mi ricordano più una carezza che un movimento rotatorio che ravviva l'azione dei lieviti rimasti fermi per 30 mesi.














Altra chicca che vedo è l'azione totale che compie la bottiglia surle pupitre dopo l'operazione di coup depoignet...la forma del foro e il suo spessore fanno salire la bottiglia in una posizione quasi verticale in 20-22 giorni.









Vi lascio guardare il video...vorrei essere una mosca per riuscire a vedere i vostri volti!





Scendiamo ancora più in profondità per vedere il museo dello spumante, gallerie in pietra con ampie volte eleganti che non hanno nulla da invidiare a quelle delle Maison francesi con ragnatele tra i magnum e le pupitres.





Dopo tutta questa fatica e attesa finalmente l'assaggio in una sala splendida da gran soirée nobile.

-Millesimato Extra Brut 2009 con un 20% di Chardonnay e l'80% di Pinot Nero ha un perlage finissimo che elegante percorre la flûte, al naso crosta di pane e rabarbaro in bocca è fresco e delicato con finale leggermente amaro.









-For England pas dosè Blanc de Noir 2008 che vede un 100% di Pinot Noir vinificato in bianco degorgiato il 5/10/2012 rimane 40 mesi sui lieviti anche qui il perlage è fitto e fine e mi anticipano la potenza del pinot con sentori vegetali e di cassis che intensi in bocca si uniscono a spiccata struttura e freschezza rendendola ricca. Un bel tutto pasto da assaggiato con un filetto di tonno su un letto di verdure granellate in una crema di aceto balsamico.







Degustiamo anche due rossi della Spinetta dei quali vi descrivo il Langhe Nebbiolo 2010 di un bel colore rosso rubino prodotto dalle vigne di Neive affinato in barrique di 2 e 3 passaggio vanta profumi di viola, barbabietola e erbacei che in bocca lasciano spazio ai tannini che sussurrano insistenti: "cioccolato". Un vino pronto da bere con un piatto di agnolotti al castelmagno.


Perdendomi tra le mura degli antichi saloni ripercorro la storia della cantina Contratto  dove nel 1919 il 1 vino spumante millesimato veniva creato e oggi apprezzato nelle tavole del bel paese.

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